Infanzia e adolescenza: ragazzi Consulta a Mattarella, “necessario dialogo tra giovani e istituzioni per garantire il diritto alla partecipazione”

“Rivolgendoci a lei presidente, sottolineiamo la necessità di un proficuo dialogo tra noi giovani e le istituzioni, al fine di garantire a tutti il diritto alla partecipazione senza distinzione di sesso, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali così come dichiarato dall’art. 3 della nostra Costituzione”. Lo scrivono le ragazze e i ragazzi della Consulta dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è stata letta proprio oggi pomeriggio da Emanuele, di fronte al capo dello Stato, che ha partecipato alla presentazione della Relazione al Parlamento 2023 dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, a Roma.
“La libera espressione delle idee di noi giovani, però, deve essere sempre tutelata e mai repressa dallo Stato”, osservano i ragazzi della Consulta. A mancare “non sono solo gli spazi per un confronto tra noi giovani e le Istituzioni”, ma “è soprattutto l’ascolto istituzionale a essere generalmente assente. La Consulta è uno di quei pochi esempi in cui noi ragazzi e ragazze possiamo effettivamente confrontarci con le istituzioni, esprimere le nostre opinioni e vedere le nostre istanze prese in considerazione dai decisori politici”.
Un altro tema caro ai ragazzi “è la tutela della salute mentale, di cui si parla ancora troppo poco. In questa società che ci chiede di essere performanti, propone modelli fisici particolarmente irraggiungibili non si presta però attenzione alla cura delle emozioni con ricadute talvolta drammatiche come i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi d’ansia e quelli depressivi. I dati stessi sottolineano l’importanza di agire su questo tema anche dopo la pandemia che, viste le misure adottate, è preoccupantemente sottovalutato dalla politica. La salute mentale di noi ragazzi e ragazze è fondamentale per garantire uno stato equo che tuteli e garantisca il benessere dei cittadini”.
Rivolgendosi al presidente, “attento custode della Carta costituzionale”, con la lettera i giovani vogliono sottolineare “la vitale importanza del ruolo di noi ragazzi e ragazze nella società e valorizzare il rapporto tra noi giovani e le Istituzioni basandosi sull’ascolto e la collaborazione al fine di costruire un futuro che tuteli i diritti di tutti: dai più grandi ai più piccoli”. “Ci rivolgiamo a lei affinché possa mettere in evidenza la necessità di questo dialogo generazionale. La ringraziamo per quest’occasione privilegiata di ascolto e ci auguriamo che presto i ragazzi e le ragazze di tutta Italia possano vedere esercitato il diritto ad avere spazi adeguati per potersi esprimere senza essere giudicati ma, soprattutto, venendo ascoltati”, la conclusione della lettera.

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