Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) esprime “forte preoccupazione per l’approvazione in via definitiva dell’autonomia differenziata” ed è “pronto a mobilitarsi con tutte le altre forze politiche e sociali che vorranno opporsi a questo provvedimento”.
“L’autonomia differenziata spacca il Paese, rende ancora più disomogeneo sul territorio nazionale il godimento di fondamentali diritti di cittadinanza, allarga la forbice tra ricchi e poveri, attacca di fatto il principio di universalità alla base del nostro sistema di welfare”, denuncia il Cnca.
A destare “ancora più preoccupazione” c’è “il provvedimento sul premierato, che – nel contempo – verticalizza ancor più l’asse del potere, rendendo ancora più marginale il Parlamento e intaccando le prerogative del presidente della Repubblica – evidenzia il Coordinamento -. Una combinazione che, nello stesso tempo, accentra verso l’alto e disgrega a livello regionale, mentre il Paese avrebbe bisogno di maggiore partecipazione dei cittadini e delle formazioni sociali – che è ben altro di un plebiscito a favore di tizio o caio – e di un quadro di diritti garantito in tutto il paese in modo che non vi siano ventuno sistemi di welfare differenti che, di fatto, offrono una copertura maggiore o minore a seconda del territorio in cui si vive”.
Il Cnca “si attiverà su tutto il territorio nazionale con le tante forze politiche e sociali che riconoscono il grave danno che l’autonomia differenziata arreca al Paese, sostenendo la creazione di un comitato promotore per la raccolta firme in favore del referendum per l’abrogazione della legge Calderoli e avviando iniziative di sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica”.