Alla luce dei due tragici naufragi di lunedì notte e alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, Terre des Hommes ribadisce l’importanza “di garantire accoglienza in Europa, in modo legale, alle persone che nel loro Paese vedono i propri diritti fondamentali violati.
Questo è infatti l’unico modo per prevenire tragedie come quelle che si sono nuovamente verificate nella notte del 17 giugno a Lampedusa, dove almeno 10 persone hanno perso la vita prima che arrivassero i soccorsi e al largo delle coste calabresi, dove si contano ad oggi 67 dispersi, tra cui 26 minorenni”.
Solo quest’anno “oltre 3.000 minorenni hanno raggiunto il nostro Paese dopo aver intrapreso questo viaggio disperato, da soli, per fuggire da guerra, fame, povertà e carestie”; e secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono oltre 21.200 i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio italiano, ad aprile 2024.
“La tutela delle vite di questi bambini, bambine e adolescenti deve poter trovare spazio nella politica europea”, l’appello di Terre des Hommes.
Nello specifico a livello giuridico, Terre des Hommes ritiene “fondamentale” che “si possa ricorrere all’applicazione dell’art. 25 del Codice dei visti Schengen che prevede il diritto di ingresso in Europa per motivi umanitari che, nell’ambito della disciplina del rilascio del visto con validità territoriale limitata (Vlt), costituisce l’unica risposta per prevenire inutili tragedie come queste”.
Inoltre, “una volta giunti in Europa e nel caso specifico in Italia è fondamentale garantire un’attenzione particolare alle categorie di migranti che per natura sono vulnerabili, quali minorenni e famiglie con al proprio seguito bambini e bambine”.
La Fondazione, impegnata da oltre 10 anni nei luoghi di sbarco, da sempre interviene per offrire supporto psicologico e di salute mentale già in banchina, nonché un accompagnamento psico-sociale di più lungo respiro, durante tutta la permanenza in Hotspot e luoghi di prima accoglienza di queste fasce di popolazione migrante fragili ed estremamente traumatizzate dal viaggio.
Ad oggi Terre des Hommes, grazie al sostegno di Unicef, è presente con i suoi servizi nelle città di Milano, Genova e Ragusa, nonché nei luoghi di sbarco lungo la costa della Sicilia orientale e la Calabria.
Terre des Hommes dispone anche di un ambulatorio di supporto psicologico a Ragusa, presso il Centro polifunzionale, in cui solo nel 2024 ha assistito 80 persone tra famiglie con bambini e adolescenti stranieri.
Inoltre, insieme al lavoro di assistenza e protezione dei minori la Fondazione offre supporto, formazione e sensibilizzazione a operatori e cargiver, che hanno chiaramente un ruolo fondamentale per favorire l’integrazione dei ragazzi.
“Il benessere psicologico dei giovani che giungono nel nostro Paese è di fondamentale importanza. Spesso, questi minori affrontano traumi e difficoltà che richiedono interventi specializzati per garantire loro una crescita equilibrata e la possibilità di un futuro sereno”, dichiara Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes. “Il nostro intervento mira prima di tutto a proteggere questi ragazzi e a garantire loro un’accoglienza sicura e dignitosa, ma lavoriamo fianco a fianco con gli operatori e con i Comuni per favorire anche l’aumento di figure fondamentali come i tutori volontari, che possono essere adulti di riferimento per i giovani migranti e accompagnarli in un percorso di integrazione in un nuovo contesto culturale e sociale”, conclude.