Il numero delle persone in fuga nel mondo sono quest’anno 120 milioni, nuova cifra record e diretta conseguenza del mancato mantenimento della pace e dell’assenza di sicurezza in tantissimi Paesi. È quanto emerge dal nuovo rapporto Global Trends dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. In un comunicato, l’Unhcr sottolinea che “nonostante una narrativa dai toni spesso emergenziali e che tende a sovrastimare la portata reale dei flussi verso l’Italia e l’Europa, il 75% dei rifugiati viene accolto nei Paesi a basso e medio reddito. Lo scorso anno, sono state poco meno di 160mila le persone sbarcate sulle coste italiane”.
La “Forza dell’inclusione” sarà al centro delle celebrazioni della Giornata, che si aprono oggi con un evento in programma alle 16.30 presso il Campus Luiss di viale Pola 12 a Roma. Parteciperanno persone rifugiate, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del settore privato e della società civile. Al discorso di apertura del card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, seguirà una tavola rotonda moderata dal direttore di Rai per la Sostenibilità Esg, Roberto Natale, sul tema della condivisione delle responsabilità nel trovare soluzioni durevoli che permettano ai rifugiati non solo di accedere all’asilo, ma anche di costruire un futuro migliore per sé e per le comunità che li accolgono. Nel corso dell’evento si svolgerà inoltre la cerimonia conclusiva della sesta edizione del programma “Welcome. Working for refugee integration” nella quale saranno premiate 220 aziende che nel 2023 si sono distinte per aver facilitato l’inclusione dei rifugiati. Grazie al programma “Welcome”, dal 2017 ad oggi sono stati attivati 34mila percorsi professionali che coinvolgono persone rifugiate, dei quali 11.700 soltanto nell’ultima edizione. In chiusura, il monologo “Fuggi la terra e le onde” dell’attore e testimonial Unhcr Lino Guanciale.
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, poi, nell’ambito della campagna di solidarietà #WithRefugees, 11 città italiane illumineranno i loro monumenti. L’iniziativa, nata nel 2017 e diventata ormai un appuntamento fisso in Italia e nota a livello internazionale, vede la partecipazione delle città di Agrigento, Ancona, Bari, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, Trieste, Verona e Udine.
“Un altro incoraggiante segno di speranza e solidarietà”, spiega l’Agenzia Onu per i rifugiati, “arriva da un’indagine condotta da Ipsos insieme a Unhcr in 52 Paesi, tra i quali l’Italia, sulla percezione nei confronti dei rifugiati”. Lo studio rivela che globalmente il 73% delle persone intervistate concorda sul fatto che le persone in fuga da conflitti e persecuzioni dovrebbero essere accolte in altri Paesi, compreso il proprio, un dato che sale al 75% prendendo in considerazione il nostro Paese, che si attesta quindi sopra la media rispetto alla volontà di accogliere. Il 51% tra gli intervistati sostiene che “la maggior parte dei rifugiati che arrivano nel mio Paese si integreranno con successo nella loro nuova società”, in Italia il dato scende di poco al 49%. “In generale, dallo studio emerge che il quadro della percezione dei rifugiati è complesso, con significative differenze di opinione a seconda della domanda e della località in cui si trovano gli intervistati”, conclude l’Unhcr.