Giornata mondiale rifugiato: card. Zuppi (Cei), “nel nostro mondo i rifugiati non sono i benvenuti”

“Il nostro è un mondo dove i rifugiati non sono i benvenuti”. A lanciare il grido d’allarme è stato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, intervenuto all’evento “La forza dell’inclusione”, organizzato dall’Unhcr, presso la sede romana della Luiss, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Zuppi ha fatto riferimento a quel “grande cimitero che è diventato il Mar Mediterraneo, diventato da ‘mare nostro’ a ‘mare morto’, di cui sembra che nessuno si prenda cura”. I rifugiati, ha fatto notare il cardinale, “vengono spesso dipinti come nemici: non darò mai il benvenuto a una persona di cui ho paura, lo guarderò sempre con diffidenza”. In questo modo, l’analisi di Zuppi, “sembra che il rifugiato perda di umanità, divenendo vittima del pregiudizio e di caricature”. Tra le buone pratiche da incrementare, il presidente della Cei ha citato “i corridoi umanitari, i corridoi lavorativi e i corridoi universitari”. “Ne abbiano un’estremo bisogno”, ha commentato: “Vengo da una Regione dove il 30 per cento dei prodotti agricoli non viene raccolto per mancanza di manodopera. Un mondo dove i rifugiati sono i benvenuti è un mondo più bello per tutti: cominciamo da noi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa