C’è una storia legata al regime ateista della ex Repubblica democratica tedesca (Ddr), che poco viene raccontata: si tratta dell’oppressione continuata della comunità minoritaria cattolica dei Länder orientali, e dell’abbattimento di oltre 60 chiese tra il 1949 al 1989. L’ideologia imposta dal Partito socialista unificato di Germania (Sed), egemone fino al crollo del Muro di Berlino, vedeva nella presenza delle chiese nel tessuto urbano una violazione grave della città comunista, in violazione dei cosiddetti “principi di sviluppo urbano” per i quali le città della Ddr dovevano essere ridisegnate sul modello sovietico. I centri urbani dovevano essere architettonicamente rivolti ai “siti politici, amministrativi e culturali più importanti”. Soprattutto tra gli anni ’50 e ’70 del XX secolo il regime Sed scatenò una vera tempesta iconoclasta sulle chiese dalle città dal Baltico sino al sud della Sassonia: furono oltre 60 le chiese distrutte. Tra tutte è esemplare la vicenda della Christuskirche, a Rostock, sul Baltico: era la chiesa cattolica più grande del Meclemburgo e con la sua torre campanaria, alta 68 metri è stata per decenni un elemento distintivo del paesaggio urbano. Costruita nel 1909 in stile neogotico, la chiesa era l’orgoglio della piccola minoranza cattolica della città anseatica, che pur avendola dedicata al Sacro Cuore di Gesù, per rispetto della comunità protestante maggioritaria scelsero di chiamarla semplicemente chiesa di Cristo: dopo essere stata gravemente danneggiata dalle bombe alleate durante la seconda guerra mondiale fu ricostruita solo parzialmente. Per i cattolici del Meclemburgo la chiesa di Cristo era un pezzo di casa, segno della loro fede. Il 12 agosto 1971 una serie di detonazioni in sequenza decretarono il crollo della chiesa. Il regime giustificò la demolizione con argomenti urbanistici; la chiesa avrebbe ostacolato la prevista costruzione di una nuova strada principale. La rinascita della chiesa del Sacro Cuore di Rostock come simbolo della sopravvivenza dei cattolici del nord è confermata dalla nuova Christuskirche. Vi hanno trovato posto anche una vetrata, diverse statue di santi e alcuni altri pezzi della vecchia chiesa. L’attuale chiesa fu ottenuta dopo le inutili proteste contro la distruzione della vecchia chiesa nel centro di Rostock, e fu realizzata in periferia, cosa che alla fine permise alla comunità cattolica di sopravvivere, vivendo in disparte come piccola Chiesa del silenzio.