Colombia: Chiesa cattolica ed evangelici, “la nuova legge sull’educazione continui a riconoscere le scuole private”. “Sistema misto coerente con la Costituzione”

La nuova legge sull’educazione, all’esame in questi giorni del Parlamento colombiano, continui a riconoscere le scuole private, mantenendo “l’espressione mista nella formulazione del terzo articolo del progetto di legge”, in coerenza con la Costituzione, che riconosce il diritto alla libertà d’educazione (articoli 27 e 68) e alla possibilità che i privati possano fornire pubblici servizi (articolo 68). Lo chiedono la Confederazione nazionale cattolica dell’educazione, organismo della Chiesa cattolica colombiana, e il similare organismo evangelico, l’Obed (acronimo in spagnolo di preghiera, Bibbia, evangelismo, discepolato). La lettera, scritta negli stessi giorni in cui nel Paese, in particolare nella capitale Bogotá, ci sono state numerose manifestazioni di protesta contro la legge, lamenta il fatto che nell’attuale progetto venga, appunto, evitata la “modalità mista” nel delineare il sistema educativo. Addirittura, tra le righe, può essere paventata l’eliminazione dell’educazione privata.
“Ciò che è già riconosciuto nella Costituzione richiede uno sviluppo, in modo che una legge statutaria non solo ripeta ciò che è detto nella Carta e non solo incorpori l’espressione ‘mista’, ma la sviluppi anche indicando garanzie per il suo esercizio”, si legge nella lettera. Le organizzazioni cristiane affermano che è “responsabilità dello Stato” garantire la libertà di educazione, e che “lo sviluppo del diritto all’educazione non deve essere preso a pretesto per violare altri diritti e libertà strettamente correlati”.

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