Il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e di Porto-Santa Rufina, mons. Gianrico Ruzza, accompagnato dal garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, si è recato oggi in visita alla casa circondariale di Civitavecchia. Ad accompagnarli la direttrice dell’istituto, Patrizia Bravetti, il comandante del Reparto, Egidio Giranni, il vicecomandante Giampiero Martelli, la capo area trattamentale, Marianna Marini, il consigliere penitenziario Serena Fiorentini.
Mons. Ruzza e il garante Anastasìa hanno incontrato cinque detenuti che stavano sostenendo l’esame orale della licenza di scuola media, mentre altri 12 detenuti stavano affrontando la prova scritta d’italiano dell’esame di maturità dell’istituto alberghiero di Civitavecchia.
“Nella visita alla casa circondariale di Civitavecchia, assieme al garante Anastasìa, abbiamo riscontrato le difficoltà della vita delle persone detenute, ma anche quelle del personale, che è numericamente insufficiente a garantire lo svolgimento delle attività esterne e interne. Per quanto possibile, anche in virtù dell’ottima relazione con la direzione e con tutti gli operatori, la nostra Chiesa di Civitavecchia-Tarquinia mantiene una presenza continua per farsi prossima delle persone ristrette nella struttura penale”, ha evidenziato mons. Ruzza.
“Sono grato al vescovo Ruzza per la sua disponibilità alla visita odierna – ha dichiarato Anastasìa – e per la costante attenzione della Chiesa alle persone detenute. La casa circondariale di Civitavecchia tra le altre sta vivendo i gravi concorrenti problemi del sovraffollamento e della carenza di personale. Speriamo che queste difficoltà trovino adeguate e urgenti risposte istituzionali, come autorevolmente sollecitato dal presidente della Repubblica”.
All’interno del carcere di Civitavecchia attualmente vi sono 527 persone detenute, di cui 38 donne nella sezione femminile e circa 90 nelle due sezioni di alta sicurezza.