Ucraina: card. Parolin, “si rafforzino gli sforzi diplomatici per la pace”

“Di fronte alla guerra e alle sue tragiche conseguenze, è importante non rinunciare mai, ma continuare a cercare modi per porre fine al conflitto con buone intenzioni, fiducia e creatività”. Lo ha dichiarato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, intervenendo nei giorni scorsi come osservatore alla Conferenza di alto livello per la pace in Ucraina, tenutasi in Svizzera. “Questo è il messaggio che Papa Francesco invia, particolarmente ai governanti delle nazioni, con i suoi incessanti appelli per la pace in Ucraina”, ha proseguito il cardinale, ribadendo che “gli unici mezzi capaci di raggiungere un pace autentica, stabile e duratura è il dialogo tra tutte le parti coinvolte”. “La Santa Sede – ha affermato il cardinale – esprime il suo auspicio che gli attuali sforzi diplomatici promossi dall’Ucraina e sostenuti da molti Paesi si rafforzino, in modo da raggiungere i risultati che meritano le vittime e nei quali tutto il mondo spera”. La Santa Sede, in particolare, ricorda la validità “del principio fondamentale del rispetto della sovranità di ogni Paese e dell’integrità del suo territorio” ed esprime “grande preoccupazione per le tragiche conseguenze umanitarie”, auspicando la semplificazione dei rimpatri dei bambini e incoraggiando il rilascio dei prigionieri, “specialmente i soldati e i civili  seriamente feriti”. La Santa Sede, ha ricordato inoltre Parolin, “mantiene un  contatto diretto sia con  le autorità ucraine che con le autorità russe, allo scopo di rilanciare l’efficacia della mediazione operata dalla visita del card. Matteo Zuppi a Kiev e a Mosca”. Allo stesso tempo, ha concluso il cardinale, la Santa Sede “incoraggia i Paesi e gli altri membri della comunità internazionale ad esplorare vie per assicurare assistenza e facilitare la mediazione, sia di natura umanitaria che politica”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori