Società: Bologna, economia, lavoro e grandi transizioni al centro della XV convention del Consorzio nazionale Cgm

A cinque anni dall’ultimo appuntamento, ritorna dal 20 al 22 giugno al DumBo di Bologna la XV convention del Consorzio nazionale Cgm dal titolo “Direzioni. Intelligenze collettive per una nuova economia sociale”. L’edizione di quest’anno proverà ad individuare le direzioni da intraprendere per navigare nelle grandi transizioni – ambientale, digitale, demografica e culturale – che con fatica ma anche proattività stiamo attraversando.
In occasione della convention, Cgm invita la propria rete – composta da 49 consorzi e imprese sociali, 628 cooperative e imprese sociali della rete e ben 45 mila persone – in dibattiti, workshop e momenti di networking. L’obiettivo è quello “di fare innovazione rispetto a sfide epocali, ricomponendo micro-azioni di cittadinanza, servizi di welfare, economie di prossimità, filantropia e finanza d’investimento all’interno di politiche di missione che mirano a generare impatti positivi e duraturi, divenendo leve trasformativ”e.
L’Ue ha messo in campo nuove politiche a sostegno dell’economia sociale, i cui soggetti sono incoraggiati ad assumere un ruolo centrale nella creazione di un nuovo modello di sviluppo economico più inclusivo e sostenibile. Ciò richiede un lavoro di condivisione e una costruzione di intenti comuni. Per questo, in occasione della convention, Cgm esorta la propria rete ad individuare un’azione strategica che riporti l’Italia al centro del dibattito europeo a partire da una “massa critica” ampia e differenziata di cluster locali che concretamente praticano l’economia sociale in contesti di prossimità.
“Questa edizione per noi è particolarmente importante perché dopo anni – causa pandemia e tribolazioni internazionali – ci ritroviamo finalmente tutti insieme”, afferma Giusi Biaggi, presidente del Consorzio nazionale Cgm. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di trovare una nuova direzionalità. A fronte di un tessuto di economia sociale e di prossimità molto diffuso e per certi versi connaturato a una concezione di Made in Italy, si evidenzia un potenziale inespresso che merita di emergere ed essere accompagnato verso una maggiore strutturazione. L’economia sociale possiede un patrimonio incredibile che aspetta solo di essere valorizzato, da rigenerare in base ai ruoli e alle funzioni che svolge nel Paese”.
La convention si articola in sessioni di approfondimento e momenti di confronto e creazione di contenuti, affinché quanto discusso in plenaria possa trovare subito terreno fertile per concretizzarsi. Cinque i keynote speech in cui saranno analizzate traiettorie ed evoluzioni della realtà che oggi spostano l’asse delle politiche, della società e dell’economia e si traducono in bisogni e opportunità a cui dare risposte: “Una visione per l’economia sociale: trasformare servizi, contesti e politiche”, “Dati, infrastrutture ‘phygital’ e intelligenze collettive”, “Generazioni al lavoro: un nuovo contratto sociale”, “Spazi urbani, nuove geografie dei territori e vitalità dei luoghi”, “Economia e felicità, pratica e politica”.
In occasione della convention, Cgm lancia inoltre una call interna ed esterna alla rete per esplorare, mappare e conoscere i “segnali dal futuro” che le organizzazioni stanno portando avanti e che meritano di essere condivisi perché contengono un potenziale di innovazione. Saranno selezionati sei segnali dal futuro per creare occasioni di apprendimento interni alla rete durante e dopo la convention. La prima edizione della call sarà dedicata a Claudia Fiaschi, già presidente di Cgm, del Consorzio Coeso, vicepresidente nazionale di Confcooperative e portavoce del Forum del Terzo Settore, recentemente scomparsa, che “ha segnato in maniera indelebile, con lucidità e visione, il cammino e lo sviluppo della cooperazione in Italia”.

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