Piero Damosso, con il libro “Può la Chiesa fermare la guerra? Un’inchiesta a sessant’anni dalla Pacem in Terris”, edito nel 2023 da San Paolo, è il vincitore della quinta edizione del Premio Letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede. Lo ha deciso la Giuria del Premio, presieduta dagli ambasciatori presso la Santa Sede di Unione europea e Italia, e composta dagli ambasciatori di Albania, Australia, Belgio, Cipro, Francia, Lituania, Macedonia del Nord, Ordine di Malta, Portogallo e Uruguay, dopo aver esaminato gli oltre 40 libri candidati. La cerimonia di premiazione del libro vincitore si terrà a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, martedì 2 luglio alle 17, con la partecipazione del segretario di Stato, card. Pietro Parolin. La Giuria – si legge in una nota – ha apprezzato l’attualità del tema trattato nel volume che, a sessant’anni dalla pubblicazione dell’enciclica “Pacem in terris” di Papa Giovanni XXIII, si interroga sul ruolo della Chiesa dinanzi ai conflitti, e il metodo di indagine e analisi utilizzato da Damosso che, attraverso oltre cinquanta interviste, propone una riflessione sulla pace, sul suo significato nella storia e nell’immediato futuro. Tra le novità di questa edizione del Premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede, l’assegnazione di una menzione speciale per scrittore emergente che la Giuria del Premio ha deciso di attribuire a Rocco De Stefano con il libro “L’influencer di Dio” di Tau Editrice. Attraverso una narrazione leggera e scorrevole che unisce sacro e profano, l’autore – al suo primo romanzo – invita a riflettere sulla fede e sulla ricerca della spiritualità. Il Premio, nato cinque anni fa dall’iniziativa di un gruppo di ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, si rivolge ad autori di libri pubblicati in italiano e destinati al grande pubblico su temi relativi alla cultura e ai valori cristiani, alle relazioni tra Chiese cristiane e Stati, alla storia delle Chiese e al dialogo interreligioso.