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Regno Unito: elezioni 4 luglio, i vescovi richiamano il no ad aborto e suicidio assistito

“Chiedete ai candidati, per i quali intendete votare, se si opporranno alla legalizzazione del suicidio assistito e dell’eutanasia, se sosterranno una riduzione del numero di settimane alle quali l’aborto è legale e misure per interrompere la pratica dell’aborto fai da te, con mezzi propri, consentita, in questo momento, nel Regno Unito e se chiederanno di fermare l’aborto fino al momento della nascita per feti con disabilità”. Sono i vescovi cattolici inglesi, in una sezione sul sito della Conferenza episcopale, dedicata alle prossime elezioni politiche del 4 luglio, a suggerire queste domande ai 4,5 milioni di fedeli. Sempre la Conferenza episcopale chiede ai cattolici, che si preparano ad andare alle urne, di fare pressione sui futuri deputati perché proteggano la vita secondo i principi della dottrina sociale cattolica. Keir Starmer, il leader laburista, che i sondaggi danno, da settimane, come il prossimo primo ministro britannico ha dichiarato, più volte, che vuole cambiare la legislazione per consentire il suicidio assistito. Anche se i deputati vengono lasciati liberi di votare secondo coscienza, molti parlamentari Tory, tra i quali il primo ministro attuale Rishi Sunak, si sono schierati a favore. Nel Regno Unito i deputati votano su aborto e suicidio assistito senza alcuna indicazione da parte dei partiti.

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