“Restiamo attoniti davanti a quanto accaduto a Lampedusa e Roccella Jonica, in due terre che sono per noi luogo di accoglienza e dove, ancora una volta, purtroppo, il viaggio di due imbarcazioni non è riuscito a concludersi, a causa di circostanze che sono da accertare. Le prime testimonianze e le ricostruzioni raccolte dalle volontarie e dai volontari, impegnati a supporto delle persone migranti, parlano complessivamente di oltre settanta tra dispersi e morti in mare”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana. “A Lampedusa – prosegue – una Ong ha soccorso un natante in avaria e portato sull’isola 54 sopravvissuti, sarebbero 10 le vittime. A Roccella sono arrivati appena 11 sopravvissuti a quella che, da una prima ricostruzione, sembrerebbe una esplosione a bordo dell’imbarcazione nella quale si trovavano complessivamente 76 persone. Una doppia tragedia che ha interrotto il viaggio della speranza di 140 persone: meno della metà sono sopravvissute, trovando la salvezza sulle nostre coste”. Valastro lancia un appello: “Da questo triste momento tragga nuova forza la nostra umanità; dalle emozioni, dal dolore e dagli occhi pieni di lacrime di quanti ce l’hanno fatta, le volontarie e i volontari della Croce rossa italiana, seppur scossi da quanto accaduto, prendano gli stimoli necessari per far sentire ancor più la loro vicinanza a tutte le persone accolte che, alla difficile situazione che hanno appena vissuto, aggiungono in molti casi il dolore per un caro perso in questa traversata”.