I parroci ed i sacerdoti della forania di Casal di Principe, insieme con il vescovo della diocesi di Aversa, mons. Angelo Spinillo, raccogliendo l’invito dei sindaci di Casal di Principe, di San Cipriano d’Aversa e di Casapesenna, aderiscono alla manifestazione contro la camorra che, in forma di marcia, interesserà stasera i suddetti comuni.
La partecipazione ecclesiale a tale manifestazione si innesta su quanto già fu scritto dai sacerdoti della stessa zona pastorale nel Natale del 1991, quando con don Peppino Diana vollero parlare alla comunità cristiana e civile del territorio. Come allora, e solo “Per amore del mio popolo”, la comunità cristiana presenta ancora oggi l’accorato grido: “Siamo preoccupati”: “Preoccupati perché dopo anni di relativa tranquillità, nelle vie delle nostre cittadine sono tornati a rimbombare minacciosi colpi di arma da fuoco; preoccupati per gli sviluppi di un terribile aumento di uso e di spaccio delle droghe; ancora preoccupati per l’assurdo proliferare di soffocanti forme di usura e di minacce estorsive; preoccupati per il rilevare una scarsa considerazione di valori come l’onestà, la giustizia, la verità e per la scarsa possibilità di un lavoro veramente dignitoso per i più giovani”.
A fronte di queste ed altre conseguenti preoccupazioni, “come cristiani e pastori della Chiesa di Cristo, in dialogo con le Istituzioni civili, vogliamo sollecitare l’attenzione e la sensibilità di tutti i cittadini perché non si ricada nei drammatici errori, nei peccati che negli scorsi decenni hanno insanguinato e inquinato questa nostra mirabile terra”, si legge in una nota.
“Precisiamo che se ci interessa fortemente dire il nostro dissenso a coloro che vorrebbero tornare ad imporre un prepotente dominio sulla città, mai vorremo gridare contro qualcuno un rabbioso rifiuto della sua presenza, ma piuttosto proporgli un accorato invito a cambiare il proprio stile di vita. Per questo sentiamo di voler condividere con tutti le parole che il Santo Padre Francesco ha indirizzato alla nostra comunità lo scorso 19 marzo 2024, incoraggiandoci a coltivare ‘pazientemente il seme della giustizia e il sogno dello sviluppo umano e sociale per la vostra terra’”.