Giubileo 2025: diocesi Umbria, le iniziative per i pellegrini dai sussidi all’accoglienza

“Le otto Chiese diocesane umbre saranno protagoniste del prossimo Giubileo, memori di quanto lo sono state durante il Grande Giubileo del 2000, mettendo in campo, in ciascuna delle comunità diocesane, iniziative per l’accoglienza spirituale e materiale di numerosi pellegrini in cammino verso Roma e per gli stessi fedeli umbri nel viverlo sia a Roma sia in Umbria”. A sottolinearlo è stato don Giovanni Zampa, sacerdote della diocesi di Foligno, coordinatore della segreteria pastorale regionale della Conferenza episcopale umbra (Ceu), intervenendo al Consiglio pastorale regionale Ceu, ad Assisi.
Le diocesi umbre hanno già ricevuto da altre diocesi, anche estere, dei primi contatti per l’accoglienza sia materiale che spirituale di pellegrini. Al riguardo saranno promosse diverse iniziative sia regionali che in ciascuna delle otto diocesi umbre, ad iniziare (in ordine cronologico) dal Giubileo per i giornalisti e gli operatori dei media da tenersi ad Assisi, presso la sede della Ceu, dopo l’appuntamento delle tre giornate romane (24, 25 e 26 gennaio 2025) del Giubileo del mondo della comunicazione. Così anche l’Area pastorale evangelizzazione, liturgia, ecumenismo e missione promuoverà un sussidio, una sorta di “guida liturgica” penitenziale, di preghiera e di riflessione, oltre alla valorizzazione delle Basiliche pontificie presenti in Umbria, dei pellegrinaggi penitenziali a San Francesco, dal beato Carlo Acutis, a Santa Rita, al santuario dell’Amore Misericordioso della beata Madre Speranza. Come anche la Rete Museale ecclesiastica umbra è impegnata a programmare una serie di iniziative di carattere culturale per rendere ancor più fruibile il suo vasto patrimonio storico-artistico legato al tema “Pellegrini di Speranza”. Mentre il pellegrinaggio regionale a Roma, in San Pietro, dei pellegrini delle otto diocesi umbre accompagnati dai rispettivi Pastori, è in calendario sabato 13 settembre 2025. Pellegrinaggio rivolto a tutte le Unità pastorali e le parrocchie, in particolare agli operatori pastorali della regione, movimenti, associazioni gruppi, che terminerà con una catechesi nell’Aula Paolo VI in Vaticano.

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