L’arcivescovo di Cali e i vescovi delle diocesi di Buenaventura, Buga, Cartago e Palmira (dipartimento di Valle del Cauca, sud-ovest della Colombia) chiedono “la fine delle minacce, delle molestie, delle estorsioni, degli attacchi e degli omicidi contro” le comunità della Valle del Cauca, proprio mentre la violenza dei gruppi armati sale di livello, con l’attentato di ieri al padre del vicepresidente della Repubblica, Francia Márquez. Sigifredo Márquez Trujillo, è rimasto illeso nell’attacco avvenuto mentre viaggiava con un nipote in un tratto di strada al confine tre i dipartimenti di Cauca e Valle del Cauca, non lontano da Jamundí, epicentro delle violenze delle ultime settimane.
Di fronte a tanto dolore e paura, nel messaggio i vescovi definiscono “folli” queste azioni violente ed esortano i responsabili a “prendere coscienza del male che stanno facendo alla popolazione e persino a se stessi”. Inoltre, invitano “le autorità istituzionali nazionali, regionali e locali di trovare soluzioni urgenti per la pacificazione. Chiediamo alle autorità istituzionali nazionali, regionali e locali di unire le forze e di essere creative, insieme alla società civile, per trovare soluzioni che ci portino a superare questa situazione inquietante e dolorosa”.
I vescovi guardano anche alla Conferenza mondiale sulla biodiversità (Cop16), che Cali ospiterà nel prossimo novembre, ricordano la necessità di recuperare la fiducia e dimostrare che la Valle del Cauca e la Colombia possono superare le avversità, dando priorità al bene comune e allo sviluppo. Ancora una volta, i vescovi della Valle del Cauca esprimono, infine, la loro disponibilità a facilitare il dialogo e a sostenere la ricerca della pace.