Abusi: don Di Noto (Meter), “la pedopornografia non è un gioco”

“La pedopornografia non è un gioco, è una delle forme più abiette e pericolose a danno dei minori e non possiamo abbassare l’attenzione. In quelle foto in quei video, non dimentichiamolo ci sono dei bambini già abusati, a cui è stata negata l’infanzia e la bellezza della vita. Deturpati per sempre”. Sono le parole di don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano e pioniere nella lotta alla pedofilia, presidente e fondatore di Meter, il cui ultimo rapporto attesta che la pedopornografia online è in continua espansione. Nel Report, reso noto lo scorso aprile, sono denunciate situazioni come il fenomeno della Pedomama (l’abuso sessuale femminile), cioè donne che compiono abusi sessuali ai danni di minori, oltre all’aumento dei filmati pedopornografici con la presenza di animali, soprattutto cani che, indotti, compiono atti sessuali su minori. E poi moltissimi i neonati seviziati e abusati sessualmente. Ma il catalogo delle mostruosità non si ferma qui. “Molte giovani con disabilità vengono contattate sui social network, circuite e indotte a produrre materiale sessualmente esplicito, spesso con richieste estorsive sotto la minaccia di divulgare il materiale pornografico”, prosegue il Report. “La pedofilia online rappresenta una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transazionale”, aveva ricordato don Di Noto, presentando il Report 2023. Solo in Italia, lo scorso anno il Centro ascolto di Meter ha accolto 220 richieste di tutela dei minori, con 67 casi per rischi online, due dipendenza da internet, un cyberbullismo (col coinvolgimento di undici minori), 52 casi per abusi su minori (26 abusi sessuali, 18 abusi sessuali nel passato, 3 abusi psicologici, 2 violenze assistite e 2 abusi minore-minore, 1 maltrattamento). Accoglienza e ascolto che avvengono anche attraverso il numero verde 800 455 270.

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