“Ridere aiuta anche a rompere le barriere sociali, a creare connessioni tra le persone. Ci permette di esprimere emozioni e pensieri, contribuendo a costruire una cultura condivisa e a creare spazi di libertà”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza una rappresentanza degli artisti del mondo dell’umorismo, provenienti da diversi Paesi, ha detto loro: “Voi ci ricordate che l’homo sapiens è anche homo ludens; che il divertimento giocoso e il riso sono centrali nella vita umana, per esprimersi, per imparare, per dare significato alle situazioni. Il vostro talento è un dono prezioso. Insieme al sorriso diffonde pace, nei cuori, tra le persone, aiutandoci a superare le difficoltà e a sopportare lo stress quotidiano. Ci aiuta a trovare sollievo nell’ironia e a prendere la vita con umorismo”. ”A me piace pregare ogni giorno – è da più di 40 anni che lo faccio – con le parole di San Tommaso Moro: ‘Dammi, Signore, il senso dell’umorismo’”, ha rivelato Francesco, che poi ha aggiunto a braccio: ”Conoscete quella preghiera voi? Voi dovete conoscerla. E’ nella Gaudete et Exsultate, la nota 101. Questa è una grazia che chiedo tutti i giorni, perché mi fa prendere le cose con lo spirito giusto”.