“Quando riuscite a far sgorgare sorrisi intelligenti dalle labbra anche di un solo spettatore – non è un’eresia – fate sorridere anche Dio”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una rappresentanza degli artisti del mondo dell’umorismo, provenienti da diversi Paesi. “Ma voi riuscite pure in un altro miracolo: riuscite a far sorridere anche trattando problemi, fatti piccoli e grandi della storia”, l’omaggio di Francesco: “Denunciate gli eccessi del potere; date voce a situazioni dimenticate; evidenziate abusi; segnalate comportamenti inadeguati… Ma senza spargere allarme o terrore, ansia o paura, come fa molta comunicazione; voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere. Lo fate raccontando storie di vita, narrando la realtà, secondo il vostro punto di vista originale; e in questo modo parlate alla gente di problemi piccoli e grandi”. “Secondo la Bibbia, all’origine del mondo, mentre tutto veniva creato, la Sapienza divina praticava la vostra arte a beneficio nientemeno che di Dio stesso, primo spettatore della storia”, ha ricordato il Papa citando il libro dei Proverbi, che dice così: “Io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo”.