A seguito del protocollo sottoscritto tra Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli, l’arcidiocesi di Napoli e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per Napoli, la chiesa di San Biagio ai Taffettanari e la chiesa di Sant’Arcangelo a Baiano sono state destinate a due progetti di legalità e di riscatto sociale promossi dall’arcidiocesi di Napoli, con la sua articolazione del ramo Ets (Ente del Terzo Settore), in collaborazione con L’Altra Napoli Ef.
La chiesa di San Biagio ai Taffettanari, anche grazie alle recenti disposizioni del refetto di Napoli Michele Di Bari e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, viene destinata alle attività della nascente “Scuola di formazione in arte presepiale di San Gregorio Armeno” mediante il partenariato dell’Associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno. Il prefetto aveva già nominato nello scorso dicembre un commissario per la gestione del patrimonio dell’Opera Pia omonima e nei giorni scorsi, inoltre, in accordo con le Forze dell’ordine e l’assessore comunale alla legalità, aveva disposto il sequestro preventivo dell’immobile contiguo alla chiesa. Così il luogo che un tempo era polo per chi lavorava e vendeva taffettà (tessuto liscio e lucido di origine persiana per abiti femminili e tendaggi) diventerà luogo in cui si imparerà l’antica arte presepiale e a lavorare le stoffe destinate ai pastori del presepe napoletano.
La chiesa di Sant’Arcangelo a Baiano, situata nell’omonima piazza del quartiere Forcella, sarà destinata a diventare punto di accoglienza per lo sviluppo culturale e di conoscenza territoriale del quartiere e spazio per laboratori teatrali, fattore importante di sviluppo sociale, stimolando il lavoro comune, la pratica della solidarietà, la consapevolezza di sé stessi. La promozione di un’attività teatrale e sociale per le donne e i bambini del quartiere riconsegna un protagonismo “virtuoso” alle donne di Forcella. L’attenzione alle donne è un riconoscimento al loro ruolo di baluardo di legalità e giustizia per tutta la comunità.
“Il recupero delle due chiese segna un passo importante di impegno per la legalità territoriale e si coniuga con il disegno di valorizzazione del patrimonio storico-culturale che l’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia sta promuovendo attraverso la carità, la cultura e il sociale, e intercetta una storica sensibilità de L’Altra Napoli Ee sul recupero di una vasta area di Forcella in collaborazione con altri enti del terzo settore, in piena sinergia con il lavoro delle Istituzioni nello spirito del Patto educativo della Città di Napoli”, spiega una nota della diocesi.
Con il ramo Ets l’arcidiocesi di Napoli si è dotata di uno strumento di Terzo Settore per abitare il sociale con competenza e trasparenza. Mons. Battaglia ha sottolineato come “questo gesto di collaborazione sia importante per dare vita a quella rete fondamentale per costruire percorsi di amicizia, solidarietà, liberazione e giustizia”.
“L’Altra Napoli è onorata di poter affiancare la diocesi – ha detto Ernesto Albanese, presidente dell’ente filantropico – nel suo impegno a favore dei giovani. Da alcuni anni, abbiamo avuto nella vasta area di Forcella, in collaborazione con altri enti del Terzo Settore, numerosi progetti a favore dei bambini e dei giovani. Grazie al recupero di questi due luoghi di culto, avremo spazi idonei per stimolare i giovani del territorio a costruirsi un futuro migliore attraverso la cultura e la formazione”.