Ucraina: Unicef, “per quasi 4 milioni di bambini nel Paese l’istruzione continua a essere interrotta”

“La guerra in Ucraina sta distruggendo le più grandi risorse del Paese: le sue persone. Senza un aumento degli investimenti e finanziamenti continuativi, i bambini e i giovani non avranno accesso a scuola e opportunità di formazione – fondamentali per la ripresa di bambini, famiglie e le loro comunità”. A causa del Covid-19 e della guerra, l’istruzione per i bambini dell’Ucraina è interrotta da oltre 4 anni – lo stesso periodo di tempo di un intero ciclo di istruzione primaria in Ucraina. Per circa 4 milioni di bambini nel Paese l’istruzione continua a essere interrotta, con circa 600.000 bambini in età scolare che non possono accedere del tutto all’apprendimento in presenza”. Lo denuncia oggi Regina De Dominicis, direttrice regionale Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale. Gli ultimi dati disponibili del 2022 mostrano che i bambini ucraini avevano un ritardo di circa due anni nella lettura, di un anno nella matematica e di mezzo anno nelle scienze. “Con il persistere delle ostilità da allora, questo divario non ha fatto che aumentare – osserva –. Più di una struttura scolastica su dieci è stata danneggiata dalla guerra e più di una su cinque ha dovuto chiudere a causa dell’insufficiente accesso ai rifugi contro le bombe. Per ricostruire il settore è necessaria una quantità significativa di fondi, che supera le risorse disponibili”.
Anche le condizioni dei bambini che vivono come rifugiati nei Paesi vicini sono difficili. “Circa metà dei bambini ucraini rifugiati – quasi 1 milione – non sono attualmente iscritti a scuole nei Paesi che li ospitano. Sebbene molti accedano all’istruzione ucraina online, mancano di interazione sociale con i coetanei”. De Dominicis chiede ai leader mondiali riuniti questa settimana a Berlino per la Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina “che la ricostruzione delle scuole è solo il primo passo. Dobbiamo mettere i bambini, compresa la loro istruzione e sicurezza, al centro dei piani per la ripresa dell’Ucraina”. “Soprattutto, però, i bambini ucraini devono essere protetti da ulteriori pericoli – pericoli alle loro prospettive future, alla loro istruzione, alla loro sicurezza e alla loro salute mentale. Questo significa porre immediatamente fine alla guerra”, conclude.

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