Stasera, dalle 19 circa, anche il sagrato della Basilica di Sant’Antonio, a Padova, inizierà a prepararsi alla solennità del 13 giugno. Torneranno infatti nella città del Santo, per il terzo anno consecutivo, i maestri infioratori di Fucecchio (Fi), che lavorando dalla sera e per tutta la notte realizzeranno una tradizionale “infiorata” dedicata a sant’Antonio. Quest’anno il tema del tappeto floreale sarà ispirato alla pace, uno dei temi principali del Giugno Antoniano 2024, e si potrà ammirare a Padova dall’alba del 13 giugno. Adulti e bambini potranno partecipare all’allestimento in prima persona collaborando con gli infioratori, che spiegheranno loro come comporre il disegno di petali e semi, secondo il bozzetto di quest’anno, che raffigura una strada con la bandiera arcobaleno della pace, che porta alla basilica padovana, sullo sfondo, e in primo piano il sant’Antonio con Gesù bambino in braccio e un giglio bianco nell’altra mano.
L’infiorata, un’usanza molto diffusa in alcuni centri storici d’Italia, consiste nella realizzazione meticolosa di tappeti floreali colorati con petali di fiori finemente tagliati, foglie e talvolta semi, progettati ad hoc e pronti a essere disfatti al passaggio della processione. Una manifestazione tra le più note tra i fedeli e i turisti che visitano il nostro Paese, è cultura viva che si rinnova ogni anno da secoli, l’emblema di quell’Italia fatta di antiche tradizioni popolari che si tramandano di generazione in generazione. La sua origine è legata all’architetto fiorentino Benedetto Drei, attivo nella Roma barocca. Per quanto riguarda Fucecchio, l’infiorata rimanda alla Festa del Corpus Domini del 1694. Da allora il gruppo infioratori della cittadina toscana (che fa parte della Pro Loco di Fucecchio Aps) è stato protagonista di molti eventi di rilievo, da Roma ad Assisi, da Montenero a Pistoia.