Sant’Antonio da Padova: stasera all’Arcella la sacra rappresentazione del “Transito”

(Foto Messaggero di sant'Antonio)

La sacra rappresentazione del “Transito di sant’Antonio” di oggi all’Arcella, quartiere a nord di Padova, è da quasi otto secoli la festa di tutti i padovani. Nel 1276 infatti il Comune di Padova stabilì per statuto che l’inizio della festa in onore del Santo dovesse avvenire dopo l’ora nona del giorno della vigilia, cioè il 12 giugno. Anche quest’anno, si seguirà l’antica tradizione e stasera dalle 20.45 si celebrerà l’ultimo viaggio da Camposampiero a Padova di frate Antonio, che sentendosi prossimo alla morte chiese di essere portato nell’amato convento padovano di Maria Mater Domini, primo nucleo di quella che divenne poi la basilica antoniana.
Quest’anno, causa lavori in corso in piazza Azzurri d’Italia, il punto di partenza è stato spostato nei pressi della chiesa di San Carlo, il percorso della processione rimane invece invariato. Sacerdoti, religiosi e religiose, associazioni e figuranti in costume, accompagnati dalle istituzioni cittadine e di alcuni comuni che furono attraversati, quasi 800 anni fa, dal carro trainato da buoi con il francescano morente, sfileranno in parata lungo le vie del quartiere, ricordando l’arrivo e la morte di Antonio all’Arcella, come narrato dall’Assidua, la prima biografia scritta pochi anni dopo la morte del francescano, verosimilmente da un testimone oculare, probabilmente fra Luca Belludi, suo fedele confratello.
Non mancherà l’omaggio spontaneo che le migliaia di devoti presenti rendono all’immagine del Santo appena spirato: un momento di pietà popolare carico di segni e gesti di sentita umanità. Anche questa è una parte della rievocazione storica, forse la più corale e toccante. Sono infatti i devoti a “rappresentare” la folla accorsa all’Arcella quella sera del 1231 spinta dal grido dei fanciulli: “È morto il Padre Santo, è morto sant’Antonio!”. La rievocazione storico-spirituale in costume culminerà con l’arrivo del carro al santuario dell’Arcella e con il tradizionale concerto delle campane di tutta la città alle 21.30, in collaborazione con le parrocchie cittadine e la diocesi di Padova. Il festoso concerto delle campane del santuario arcellano annuncia alla città e al mondo la nascita al Cielo di Antonio, evocando la leggenda delle campane di Lisbona, la città natale del Santo, che avrebbero suonato spontaneamente proprio nel momento in cui egli spirava a Padova.

(Foto Messaggero di sant’Antonio)

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia