Papa Francesco: udienza generale, “la Chiesa è l’interprete autorizzata del testo ispirato”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Può capitare che un certo passo della Scrittura, che abbiamo letto tante volte senza particolare emozione, un giorno lo leggiamo in un clima di fede e di preghiera, e allora quel testo improvvisamente si illumina, ci parla, proietta luce su un problema che stiamo vivendo, rende chiara la volontà di Dio per noi in una certa situazione”. Lo ha detto Papa Francesco nella catechesi di oggi, durante l’udienza generale di questa mattina, in piazza San Pietro. Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, incentra la sua riflessione sul tema “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio”. Conoscere l’amore di Dio dalle parole di Dio. (Lettura: 2 Pt 1,20-21). “A che cosa è dovuto questo cambiamento, se non a una illuminazione dello Spirito Santo? Le parole della Scrittura, sotto l’azione dello Spirito, diventano luminose”, ha osservato.
Nelle parole del Pontefice, il messaggio che “la Chiesa si nutre della lettura spirituale della Sacra Scrittura, cioè della lettura fatta sotto la guida dello Spirito Santo che l’ha ispirata”. “Al suo centro, come un faro che illumina tutto, c’è l’evento della morte e risurrezione di Cristo, che compie il disegno di salvezza, realizza tutte le figure e le profezie, svela tutti i misteri nascosti e offre la vera chiave di lettura dell’intera Bibbia”. Continuando a soffermarsi sul ruolo della Chiesa, Francesco ha ribadito che “è l’interprete autorizzata del testo ispirato, la mediatrice della sua proclamazione autentica”. “Poiché la Chiesa è dotata dello Spirito Santo, essa è ‘colonna e sostegno della verità’ (1 Tm 3,15). È suo compito aiutare i fedeli e quanti cercano la verità a interpretare in modo corretto i testi biblici”.

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