“Le grandi sfide del secolo attuale sono quelle per prevenire e curare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, anche grazie a un corretto utilizzo della trasformazione digitale nella ricerca biomedica”. Lo ha detto ieri Thomas Südhof, biologo tedesco, insignito del Premio Nobel per la medicina nel 2013 grazie agli studi sulla trasmissione sinaptica, nel corso della Lectio magistralis sull’innovazione farmaceutica tenuta nella sede dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La lectio, intitolata “Advances in Biotechnology: Innovations Driving Drug Discovery in Brain Disorders”, ha rappresentato “un’importante occasione di confronto e aggiornamento su un tema scientifico di grande attualità”, si legge in una nota diffusa in serata dall’Aifa. L’evento, fortemente voluto dal presidente Aifa Robert Giovanni Nisticò, ha visto un’ampia partecipazione da parte del personale dell’Agenzia, rappresentando così un momento di confronto fertile e dinamico. “Noi siamo un’agenzia che regola i farmaci ma non dobbiamo dimenticare il contesto scientifico all’interno del quale nascono i medicinali – ha affermato Nisticò –; occorre essere al passo coi tempi e prendere consapevolezza che le scoperte scientifiche di oggi saranno le valutazioni regolatorie di domani”.