“Stringiamo le schede come biglietti d’amore”. Chi ha visto il pluripremiato film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi “ricorda questa frase pronunciata da una giornalista in occasione del 2 giugno 1946, la prima occasione in cui le donne italiane esercitarono il diritto di voto. Oggi, a distanza di 78 anni da quel voto, non può non colpirci il dato dell’astensione registrato all’elezioni europee”. Lo si legge in una nota della Compagnia delle Opere (Cdo), in cui si analizzano il voto alle elezioni europee. “Meno del 50% degli aventi diritto si è recato alle urne. Come Compagnia delle Opere ci sentiamo provocati da questo dato e intendiamo promuovere un particolare percorso di sensibilizzazione rivolto ai giovani, cercando di introdurli all’importanza non tanto e non solo del voto, ma della partecipazione alla vita della comunità – si legge nella nota -. Partecipazione che, in questi mesi prima delle elezioni, si è concretizzata nell’organizzazione di oltre 25 incontri su tutto il territorio italiano , con una partecipazione di oltre 20.000 persone sia in presenza sia online, che hanno voluto approfondire i temi del documento di giudizio promosso da Cdo in occasione di questo appuntamento elettorale”.
La Compagnia delle Opere racconta: “In questo affascinante tentativo abbiamo riscontrato un sostegno inaspettato da parte di alcuni candidati che, pur partendo da formazioni politiche differenti, hanno riscoperto una unità di lavoro su contenuti e valori comuni. Questa originale posizione rappresenta per noi concretamente oggi l’autentica unità in politica, a cui ci sentiamo di richiamare tutti coloro che si approcciano alla vita pubblica, in primis i nostri associati e amici. È da qui intendiamo partire per costruire un lavoro comune. Con gli eurodeputati eletti infatti desideriamo avviare un percorso che vuole ulteriormente coinvolgere le istituzioni e la società civile in un lavoro di continuo approfondimento dei temi che ci stanno a cuore. Questa sfida verrà proposta ad una molteplicità di stakeholder di diversi Paesi e di diversi schieramenti politici per lavorare sui temi per noi prioritari: la pace, la persona umana come relazione ed un corretto approccio alle moderne tecnologie”.
Un confronto che verrà ospitato nella nuova sede di Cdo a Bruxelles, aperta da qualche settimana, “con l’obiettivo di favorire l’unità dei cristiani in politica e di dare una rinnovata identità all’Unione europea. Il progetto verrà illustrato durante il prossimo Meeting di Rimini di agosto e sarà aperto a tutti coloro che avranno voglia di dialogare sui contenuti mettendo da parte posizioni preconcette e schemi rigidi di pensiero appartenenti ad epoche passate”.
Come diceva H.H. Humphrey, conclude Cdo, “la libertà viene scolpita a colpi di martello sull’incudine della discussione, del dissenso e del dibattito”.