“Come affermato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la scuola costituisce un importante argine allo sfruttamento del lavoro minorile. Purtroppo, un gran numero di minori è costretto a vivere in condizioni di povertà educativa, diventando altresì forza lavoro illegale e non tutelata. Tale violazione dei diritti dei bambini riguarda, secondo una stima condotta in Italia da ‘Save the Children’ nel 2023, 336 ila minorenni tra i 7 e i 15 anni. La Giornata mondiale contro il lavoro minorile è un’occasione per sottolineare l’urgenza di affrontare questa emergenza sociale in maniera sistemica e strutturale”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si terrà domani, mercoledì 12 giugno.
“Il tempo dell’estate diventa poi un periodo particolarmente rischioso se, con la chiusura delle scuole, non si attivano servizi di assistenza e di crescita per i più piccoli, che siano fruibili e accessibili economicamente. Il rischio è che, per chi ha meno risorse, l’estate si trasformi in un deserto e che troppi minori escano dai radar delle comunità educanti, scivolando verso l’illegalità, lo sfruttamento e ulteriori vulnerabilità”, la denuncia di Bordignon.
“Le politiche governative, le comunità locali, le organizzazioni del Terzo settore e i singoli cittadini devono collaborare per creare un ambiente sicuro, generativo e protettivo per i minori. Pertanto, la lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile è una battaglia che richiede l’impegno di tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso un’azione concertata e un forte impegno comunitario si potrà sperare di garantire a ogni minore il diritto a un’infanzia felice, a un’istruzione adeguata e di qualità, a relazioni sane e rispettose”, ha concluso il presidente nazionale del Forum.