“L’Unione europea è uno dei più grandi progetti di pace della nostra storia. Noi vescovi siamo molto lieti che così tante persone abbiano preso parte attiva alle elezioni europee e abbiano contribuito a decidere verso dove l’Europa debba svilupparsi”. Comincia così una dichiarazione congiunta dei vescovi di Dresda-Meißen, Erfurt, Görlitz, Magdeburgo e Berlino, le diocesi della Germania dell’Est, alla luce di un voto europeo che il 9 maggio ha portato alle urne il 64,78% degli elettori, il secondo dato più alto dopo le elezioni del 1979. “Molti hanno votato per un’Europa comune, per una democrazia forte e per l’umanità e la solidarietà oltre i confini nazionali”, continua la dichiarazione dei vescovi, ma l’attenzione va alle “sfide” che i risultati pongono: “I partiti che rappresentano posizioni estremiste e antidemocratiche hanno ricevuto maggiore sostegno non solo nelle elezioni europee, ma anche in quelle locali”, sintetizzano i vescovi l’esito del voto che ha visto il partito estremista di destra Afd diventare il primo partito nei länder della Germania est. “Ora tocca a tutti noi”, invitano i vescovi, “ai rappresentanti dei partiti democratici, ma anche a noi come Chiesa cattolica e a ciascuno e ciascuna di noi, rafforzare la coesione e i legami, e non lasciarci scoraggiare”. La sollecitazione è a parlarsi, prendere sul serio le preoccupazioni degli altri e cercare insieme modi per una convivenza positiva, “raccontando ciò che questo Paese ha realizzato e ciò in cui vale la pena vivere”. E concludono: “Il successo della nostra democrazia e il futuro dell’umanità sono nelle nostre mani”.