Il numero di morti sotto la custodia delle autorità di sicurezza di El Salvador nell’ambito del regime di emergenza dichiarato del Governo di Najib Bukele, in vigore dal marzo 2022 per combattere le bande, ha superato i 300, e la maggior parte dei decessi è avvenuta in modo violento. Lo denuncia, secondo quanto riporta l’agenzia Efe, Ingrid Escobar, direttrice dell’organizzazione della società civile Socorro Jurídico Humanitario (Sjh). “In 28 mesi di regime di emergenza, abbiamo assistito alla morte di almeno 301 persone nelle carceri di El Salvador”, la dichiarazione di Escobar, la quale ha sottolineato che il 48% di questi decessi “è stato causato da torture e morti violente” e il 33% dalla negazione delle cure mediche.
La direttrice di Sjh ha sottolineato che l’organizzazione non governativa di cui è a capo ha ricevuto più di 500 segnalazioni di decessi di detenuti nelle carceri, ma è stata in grado di confermarne, appunto, solo 301. Quando la società civile e le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato i primi decessi nelle carceri, a metà del 2023 il procuratore generale Rodolfo Delgado ha dichiarato che 142 casi erano stati archiviati perché “non costituiscono un reato”.