Droga: Emcdda, “eroina oppiaceo più diffuso in Europa”. Goosdeel, “seri rischi per la salute”

“L’eroina rimane l’oppiaceo illecito più comunemente usato in Europa ed è all’origine di una parte significativa dei problemi di salute associati al consumo di sostanze illecite”. È uno degli elementi che emergono dalla relazione annuale sulla droga dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda), diffusa oggi. “La maggior parte dell’eroina consumata in Europa proviene dall’Afghanistan, dove i talebani nell’aprile 2022 hanno annunciato un divieto della coltivazione del papavero da oppio e della produzione di oppio”. I più recenti dati per il 2023 “mostrano un calo stimato del 95% sia nella coltivazione sia nella produzione illecita di oppio nel Paese rispetto al 2022. Attualmente è difficile prevedere in che modo il mercato europeo dell’eroina sarà influenzato dal divieto. Ci sono prove del fatto che in Afghanistan continuino a esserci scorte consistenti di oppio. Ciò potrebbe spiegare perché, ad oggi, non ci sono stati forti segnali di un’interruzione dei flussi di eroina verso l’Ue”. La relazione sottolinea la necessità per l’Europa di migliorare la propria preparazione a eventuali cambiamenti del mercato, garantendo prevenzione e trattamento adeguati.
Il direttore dell’Emcdda Alexis Goosdeel ha affermato: “Nella ‘Relazione europea sulla droga’ di quest’anno mettiamo in evidenza le crescenti sfide poste da un mercato della droga altamente complesso e in rapida evoluzione, in cui le sostanze illecite consolidate sono ampiamente accessibili e continuano a emergere nuove potenti sostanze sintetiche. Rileviamo come il diffuso policonsumo di sostanze sia associato a una serie di rischi per la salute, soprattutto quando le miscele di sostanze sono assunte inconsapevolmente”. Poi ha aggiunto: “Sono lieto di annunciare che la nuova Agenzia dell’Unione europea sulle droghe avrà un mandato più forte per anticipare le future minacce e tendenze emergenti, emanare allerte in tempo reale rispetto ai nuovi rischi per la salute e la sicurezza, aiutare l’Ue e gli Stati membri a reagire e a trarre insegnamenti dall’esperienza per adattare e migliorare le nostre strategie e i nostri interventi in materia di droga”.

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