Il maggior quotidiano nazionale portoghese Público recita oggi in prima pagina “Una piccola rivincita per il Partito socialista”: le elezioni europee danno a Pedro Nuno Santos la sua prima vittoria come leader del Ps, è il commento al titolo odierno. Per Público in Portogallo ha vinto l’astensione: nonostante la possibilità di esprimere il voto anche in mobilità, oltre il 63% degli aventi diritto non si è recato alle urne. Público elenca i risultati dei partiti lusitani: “Vittoria di un soffio per il Ps (32,09%): vince otto seggi e ottiene 40mila voti in più di Alleanza democratica (centrodestra), che si ferma al 31,12%, affermando che il talentuoso e rivoluzionario Bughalo non è riuscito a portare Ad alla vittoria”. Terzo partito è l’estrema destra di Chega, che si ferma al 9,79% e viene etichettata come “il grande sconfitto della notte che dimezza il consenso rispetto alle elezioni legislative” dello scorso marzo, mentre Iniciativa Liberal è quarta con il 9,07% grazie all’“effetto Cotrim de Figueiredo che dà due seggi ai liberali”.
Il quotidiano moderato-centrista Diário de Notícias apre in prima pagina con un tono molto animato: “Vittoria del Ps per tangente” dopo che “il premier Luis Montenegro ha riconosciuto il mancato raggiungimento degli obiettivi nella competizione elettorale, si è congratulato con il leader dei socialisti Pedro Nuno Santos e ha annunciato il suo sostegno ad Antonio Costa per la presidenza del Consiglio europeo”. Ancora “testa a testa tra Chega e Il per essere la terza forza del Paese, conquistando entrambe 2 seggi. A sinistra i socialisti, seppur davanti per un solo punto percentuale e con un solo seggio in più, possono celebrare un trionfo mentre i partiti dell’area più a radicale ed ecologista (Bloco de Esquerda e Coligação Democrática Unitária) festeggiano per aver superato la soglia di sbarramento e mantenere una presenza al Parlamento europeo”.
Journal de Noticias titola “Pareggio al centro, spostamento a destra”, riassumendo con tono più imparziale lo score elettorale in ambito sia nazionale che europeo. Si evidenza la debacle del partito animalista Pessoas–Animais–Natureza che esce dal Parlamento europeo e di quello ambientalista Livre che resta fuori per poco.