Elezioni europee: Germania, da vescovi, Zdk e Caritas preoccupazione per democrazia. “Aumento populisti segno di crisi”

Mons. Franz-Josef Overbeck, responsabile per le questioni europee della Conferenza episcopale tedesca, ritiene che i risultati delle elezioni europee in Germania rafforzeranno l’Unione europea nel suo insieme. “Le elezioni europee mostrano – se guardiamo al risultato in Germania – che le forze democratiche e affidabili per l’Europa nel loro insieme sono state rafforzate”, ha detto il vescovo di Essen analizzando il voto, e ha sottolineato la “stabile affluenza alle urne”. In Germania si è attestata sul 64,8%, 3,4 punti percentuali in più rispetto al 2019. Ma Overbeck ha avvertito che “l’ascesa delle forze populiste di destra deve ricordarci: dobbiamo difendere la nostra democrazia con tutte le nostre forze”.
Secondo l’arcivescovo di Amburgo Stefan Heße il risultato elettorale è un invito all’azione. “Siamo sfidati più che mai a impegnarci a favore della cultura democratica e dell’Europa”. “Al di là del giorno delle elezioni, il compito resta quello di promuovere giorno dopo giorno l’idea europea e renderla tangibile”.
Il vescovo di Treviri Stephan Ackermann è rimasto scioccato dal sostegno dei giovani alla politica populista del partito Alternativa per la Germania – AfD: “Non credo che questo partito dia una risposta reale alle preoccupazioni dei giovani riguardo al nostro pianeta o alle loro prospettive di formazione, studio, lavoro e vita familiare”. Secondo Ackermann “non dobbiamo smettere di difendere la nostra democrazia e i nostri valori fondamentali, basati sulla dignità inalienabile di tutte le persone, e di alzare continuamente la nostra voce”. Il vescovo ha invitato a chiedersi cosa abbia portato alla decisione di votare per l’AfD e come si potrebbe contrastarla.
Per la presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK), Irme Stetter-Karp, l’affluenza alle urne è “un segno di forza democratica”. Allo stesso tempo, la presidente dell’organizzazione laica è molto preoccupata per le conquiste ottenute dai partiti di estrema destra in molti Paesi dell’Ue. “Il fatto che l’AfD sia emersa dalle elezioni europee come la seconda forza più forte in Germania, e anche come la più forte nella parte orientale della repubblica, è un segno di crisi per la democrazia liberale”, ha detto Stetter-Karp. La presidentessa dello ZdK si è detta costernata dal fatto che in Germania il 17 per cento degli elettori che hanno votato per la prima volta hanno votato per l’AfD. “Dobbiamo rafforzare l’educazione democratica nelle scuole e fare tutto il possibile per creare una rete duratura per il coraggio civile e contro l’estremismo di destra”.
Anche la presidente della Caritas tedesca, Eva Maria Welskop-Deffaa, ha espresso sollievo. “I nemici dell’Unione europea sono rimasti una minoranza nel nostro Paese, nonostante tutti gli spaventosi aumenti di voti per i populisti”. “Ci interessa un’Europa delle frontiere aperte e dei cuori aperti, un’Europa che facilita gli incontri e sostiene l’equilibrio sociale, un’Europa che garantisce in modo sicuro la partecipazione digitale per tutti e protegge i confini del pianeta con responsabilità internazionale”, ha affermato Welskop-Deffaa. Il modello sociale europeo offre spazio per una convivenza a misura d’uomo. “L’Europa ha bisogno di un accordo rapido su un presidente della Commissione che porti questa eredità nel futuro”.

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