“Le difficoltà delle scuole paritarie? Il tema giustamente ritorna nell’alert di alcuni player. Ma bisogna partire dal fatto che le gravi criticità derivano da discriminazioni che partono da lontano nel tempo. Né possiamo negare che la direzione verso la parità educativa è stata finalmente assunta. Infatti, bene ha fatto il Governo qualche mese fa a consentire l’abilitazione dei docenti delle paritarie a normalizzare i requisiti delle libere scuole, peraltro stanziando quasi due miliardi di euro in tre anni”. Commenta così Domenico Menorello, portavoce del network “Sui tetti”, la situazione complessiva in cui versano le scuole paritarie dopo alcuni allarmi fatti circolare in questi giorni sui media e osserva: “E’ doveroso evitare letture contabili parziali, che potrebbero fuorviare. Stando ai dati ufficiali del ministero dell’Istruzione e del merito, con legge di bilancio 2021 sono stati stanziati 646.230.089 di euro, con quella del 2022 646.230.089 e infine con quella del 2023 703.730.089. E se apparentemente un capitolo del bilancio ministeriale è stato interessato da circa dieci milioni di tagli lineari generalizzati, altri capitoli di spesa per le paritarie, come il n 1477, sono stati incrementati di oltre 60 milioni. Comunque, si tratta di quasi due milardi in un triennio. Inoltre, con una riforma significativa innanzitutto sul piano culturale, si è consentito alle scuole paritarie di accedere ai fondi Pon e Pnrr, rimediando a una ingiusta e incostituzionale esclusione. Significa che il Governo, nonostante la contingenza critica, intende scommettere sulla libertà educativa come diritto per le famiglie”.