“Lavoro, mercato, crisi della socialità. Il valore della partecipazione”: è il titolo dell’incontro che avrà luogo domani, giovedì 9 maggio, a Firenze (Sala Galleria dell’Arcivescovado, ore 17), promosso dall’Ufficio diocesano Problemi sociali e lavoro guidato da don Giovanni Momigli. L’incontro sarà introdotto dal saluto del cardinale arcivescovo Giuseppe Betori cui seguiranno le relazioni di Massimo Aragiusto, docente di Diritto del lavoro all’Unifi, Paolo Sorrentino, vicepresidente di Confindustria Toscana Centro e Costa, Fabio Franchi, segretario della Cisl Firenze Prato. A moderare l’incontro sarà Andrea Bucelli, ordinario di Diritto privato all’Unifi. “L’iniziativa – spiega don Momigli – parte dalla considerazione che è necessario investire in formazione, innovazione e sicurezza, ma anche in socialità. Lavorare non è solo un fare qualcosa, ma è sempre agire con e per gli altri. Dobbiamo prendere atto che, oggi, il lavorare e tutte le questioni del lavoro si collocano all’interno della crisi della relazionalità, che coinvolge tutti gli ambiti e tutte le strutture comunitarie. Per affrontare le sfide che abbiamo davanti, non ultima quella dell’intelligenza artificiale, c’è bisogno di più relazione sociale e di maggiore responsabilità collettiva: non si risolvono i problemi pensando solo a sé stessi o rimanendo nelle retrovie. Bisogna impegnarsi di più nel raccogliere e curare i feriti lasciati per strada dai meccanismi perversi che presiedono e condizionano la vita economica e sociale. Fermarsi qui, però, lascia inalterato il sistema. Bisogna anche agire per la promozione sociale di chi viene scartato e di esporsi ed operare negli ambiti dove, in qualche misura, si può incidere per cambiare le strutture e i processi che escludono, che generano ingiustizie e disuguaglianze. Occorre metterci in gioco”.