Domani alla presenza di delegati del Governo, parlamentari e assessori regionali e con i saluti del Ministro della Salute sarà inaugurata la “Casa di Chiara”, un appartamento per donne con gravidanze patologiche. Il nome dato al progetto è ispirato alla testimonianza di Chiara Corbella Petrillo. “La Casa di Chiara” – si legge in un comunicato – è un appartamento che si trova in via Angelina Marsciano 20, a Roma ed è organizzato per ospitare e assistere gratuitamente famiglie che, affrontando gravidanze con patologie prenatali che compromettono la salute del nascituro e/o della madre, sono costrette a trasferirsi a Roma, anche per lunghi periodi, per usufruire di terapie ospedaliere specialistiche e operazioni chirurgiche intrauterine. L’inaugurazione avverrà alle ore 11 e per accreditarsi, occorre inviare una mail a stampa@provitaefamiglia.it. Durante l’evento inaugurale – si legge in un comunicato di Pro Vita & Famiglia Onlus – sarà letto il messaggio scritto pervenuto dal ministro della Salute Orazio Schillaci, mentre è stata delegata, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Saranno presenti mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della diocesi di Roma, Massimiliano Maselli, assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio e delegato personale del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; Simona Baldassarre, assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia e Servizio civile della Regione Lazio, rappresentanti del Parlamento e del Consiglio Comunale di Roma e i rappresentanti di Pro Vita & Famiglia Onlus e della Fondazione il Cuore in una Goccia, enti promotori del progetto La Casa di Chiara. Porteranno i loro saluti il marito di Chiara Corbella Petrillo, Enrico Petrillo e i genitori Anselma e Roberto Corbella. “Solo nell’ultimo anno – spiega Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus – oltre il 79% delle richieste di assistenza giunte su Roma proveniva da famiglie residenti fuori dalla Regione Lazio, per trattare patologie prenatali molto serie come: malformazioni strutturali, sindromi polimalformative, cromosomopatie (T18, T21, T13), linfangiomatosi e cardiopatie”. La Casa di Chiara offrirà anche servizi gratuiti di supporto sociale, medico, psicologico e spirituale durante l’intero iter clinico e terapeutico.