Gaza: Rete Italiana Pace e Disarmo, una mobilitazione globale per fermare i trasferimenti di armi verso Israele

Anche la Rete Italiana Pace e Disarmo si unisce alla voce di oltre 250 organizzazioni di tutto il mondo che chiedono di fermare tutti i trasferimenti di armi, parti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza. “A sette mesi di distanza dagli efferati attacchi di Hamas – si legge in un comunicato della Rete – e nelle ore in cui il Governo israeliano ha deciso di iniziare l’invasione militare via terra tramite il valico di Rafah (quindi di fatto chiudendo l’unico passaggio di aiuti umanitari verso Gaza) continua a levarsi con forza la voce della società civile internazionale che chiede passi concreti per un “Cessate il fuoco” a partire dallo stop di tutte le forniture militari”. Una volontà espressa con chiarezza nell’appello sottoscritto da oltre 250 organizzazioni internazionali a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite affinché “smettano di alimentare la crisi a Gaza, scongiurando ulteriori catastrofi umanitarie e perdite di vite civili, interrompendo immediatamente il trasferimento di armi, parti e munizioni a Israele e ai gruppi armati palestinesi”. Il documento della società civile internazionale è stato rilanciato lo scorso 2 maggio con una “Giornata di mobilitazione internazionale” che oggi viene rafforzata: ”I bombardamenti e l’assedio di Israele stanno privando la popolazione civile del minimo indispensabile per sopravvivere e stanno rendendo Gaza inabitabile’,’ si legge nella lettera congiunta. “”Oggi la popolazione civile di Gaza si trova ad affrontare una crisi umanitaria di gravità e portata senza precedenti”.

Secondo le organizzazioni pacifista, “con l’aggravarsi della crisi, alimentata dalla proliferazione delle armi, è indispensabile chiedere che i Governi di tutto il mondo (Italia compresa) non si rendano complici di queste violazioni del diritto internazionale trasferendo armi a Israele”. “Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere l’adesione alle norme che proteggano i civili – evidenzia la Rete Italiana Pace e Disarmo – per cui insieme a tutte le altre organizzazioni firmatarie di questo Appello chiediamo alla comunità internazionale di tenere fede a questi impegni”.

La Rete rilancia dunque le richieste della campagna globale “Control arms” di cui fa parte e chiede di “fermare tutti i trasferimenti di armi, parti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza”; che “i responsabili delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di atrocità siano chiamati a risponderne” ed esorta “i Governi a non essere complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente. Ora, con urgenza”.

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