Convegno sport e spiritualità: Isidori (Univ. Foro Italico), “sport rappresenta uno specchio della società che vogliamo costruire”

“Vedere lo sport oltre lo sport” per “comprenderne le radici culturali, individuarne i rischi, apprezzarne l’importanza nella costruzione di una società più fraterna, valutarne il potenziale pedagogico e, soprattutto, approfondirne la rilevanza spirituale”. Questo, ha spiegato stamani in conferenza stampa Emanuele Isidori, professore di Filosofia dello sport (Università di Roma Foro Italico), l’obiettivo del convengo internazionale su sport e spiritualità – “Mettere la vita in gioco” – che si svolgerà dal 16 al 18 maggio, “un’analisi poliedrica dello sport”. La prima giornata affronterà il rapporto tra “Chiesa e sport”, attraverso la testimonianza di atleti di alto livello e alcune esperienze pastorali concrete che mettono lo sport al servizio del Vangelo e il Vangelo al servizio dello sport. La seconda giornata (17 maggio) si concentrerà sul rapporto tra “Uomo e sport”, attraverso la riflessione di un gruppo di relatori qualificati provenienti da università italiane e francesi, che discuteranno dello sport in termini di rilevanza pedagogica, filosofica, sociologica e teologica. Il 18 maggio avrà invece una dimensione più pratica, e vedrà l’organizzazione di un evento sportivo di solidarietà (la staffetta della fraternità) per mostrare alla società civile la rilevanza sociale dello sport stesso.
“Con il programma che presentiamo oggi, pertanto, intendiamo offrire una riflessione aggiornata sullo sport – ha concluso Isidori –, mostrando come esso rappresenti, di fatto, uno specchio della società che tutti noi vogliamo costruire”.

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