Conflitti: don Sacco (Pax Christi), lettera aperta al generale Masiello. “Se vuoi la pace prepara la guerra” è una “folle convinzione”

“Non è possibile che oggi si venga risucchiati dalla folle convinzione che ‘se vuoi la pace prepara la guerra’. Di quanti morti abbiamo ancora bisogno?”. Lo afferma don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi Italia, in una riflessione pubblicata sul sito della rivista “Mosaico di pace”, a commento delle dichiarazioni del generale Carmine Masiello, capo di Stato maggiore. In una intervista ad un quotidiano nazionale il generale Masiello invitava a potenziare l’esercito italiano con più tecnologie e più soldati. “Dichiarazioni che ci preparano alla guerra. Che ci vogliono convincere, passo dopo passo, che servono soldi per le armi, e servono 10.000 soldati! È una intensa e determinata opera di lavaggio del cervello, di convincimento che la guerra, tutto sommato, se serve…”, osserva don Sacco. A proposito del presunto valore della “deterrenza” il missionario ricorda il discorso di Papa Francesco al Corpo diplomatico, lo scorso 8 gennaio 2024: “È illusorio pensare che gli armamenti abbiano un valore deterrente. Piuttosto è vero il contrario: la disponibilità di armi ne incentiva l’uso e ne incrementa la produzione. Le armi creano sfiducia e distolgono risorse”. “Sono parole chiare e nette – prosegue don Sacco -. Sono tante le persone, associazioni e movimenti che stanno promuovendo (e non entro nei dettagli) una scelta di obiezione alla guerra”. “Infine – si chiude la lettera – chiedo al sig. generale Masiello: perché non cercare un momento di confronto, magari anche con qualche politico direttamente coinvolto in questo progetto? Credo che nella società civile siano in tanti interessati e disponibili a questo confronto.
Non è possibile che oggi si venga risucchiati dalla folle convinzione che ‘se vuoi la pace prepara la guerra’. Di quanti morti abbiamo ancora bisogno?
Mi risuonano nel cuore le parole di don Tonino Bello a Sarajevo, dicembre 1992: “Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati!”.

 

 

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