“Caro Franco, i messaggi di vicinanza che ci giungono in questi giorni da tutto il mondo, testimoniano la perdita di un uomo straordinario e di un grande intellettuale, mentre io perdo un amico affettuoso”. Lo ha detto durante la preghiera di suffragio per il rettore dell’Università Cattolica, il pro-rettore vicario, Pier Sandro Cocconcelli. Nella voce del pro-vicario tutta l’emozione di un’intera comunità accademica riunita per il rito svoltosi nell’aula magna dell’ateneo milanese. Sottolineando come il magnifico rettore, tragicamente scomparso la sera del 23 maggio scorso, sia riuscito “ad anticipare le dinamiche di cambiamento”, preservando la storica identità dell’ateneo, Cocconcelli ha aggiunto: “Vorrei sottolineare un ulteriore aspetto che riguarda l’attenzione che riservava all’educazione e alla formazione delle studentesse e degli studenti. Il rettore Anelli da studioso appassionato era realmente convinto che al centro dell’azione universitaria ci debba essere lo studente. Davanti alla sua morte siamo rimasti sgomenti e stupiti: ora, dal nostro dolore, dobbiamo rinnovare le ragioni per proseguire con un nuovo slancio nel ricordo di un rettore generoso e lungimirante. Come ci ha ricordato lui stesso pochi mesi fa, non è il passato ma la propensione al futuro ciò che rende l’università un’istituzione sociale”.