Ieri, in occasione dell’udienza generale, Papa Francesco ha ricevuto una lettera firmata da un gruppo di 179 nicaraguensi che propone la creazione di un “Gruppo di amici” per promuovere una strategia multilaterale e di alto livello per favorire una transizione democratica in Nicaragua. La lettera, come informa il sito indipendente Despacho 505, è stata consegnata da Juanita Goebertus, direttrice della Divisione Americhe di Human Rights Watch, su richiesta degli esuli nicaraguensi che l’hanno firmata.
“Oggi ho parlato brevemente con Papa Francesco e gli ho consegnato una lettera su un’iniziativa sostenuta dalle vittime nicaraguensi per promuovere una transizione democratica”, ha postato sul suo account X Goebertus. Nella lettera si chiede che il Vaticano “dia priorità alla situazione in Nicaragua nel quadro del prossimo vertice Unione europea-Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici, previsto per il 17 e 18 luglio a Bruxelles”.
In particolare, propongono che durante il vertice o a margine di esso venga creato un “Gruppo di amici del popolo nicaraguense” per garantire una risposta multilaterale, coordinata e di alto livello alla grave crisi umanitaria e dei diritti umani che il Paese sta vivendo. Il documento consegnato al Papa è firmato da alcuni degli esuli politici più noti, come Sergio Ramírez, Gioconda Belli, Carlos Fernando Chamorro, Félix Maradiaga, Juan Sebastián Chamorro García, Medardo Mairena Sequeira, Dora María Téllez Argüello, Mónica Baltodano Marcenaro, Bianca Jagger.