Giugno Antoniano: Padova, la Tredicina invoca la protezione del Santo dalla violenza. Domani al via i pellegrinaggi dalla diocesi venete

In questi tempi foschi e carichi di violenza ancor di più la Tredicina di Sant’Antonio di quest’anno invoca la protezione del Santo: “Sant’Antonio contro la violenza” è infatti il tema sia del consueto calendario di celebrazioni liturgiche e di pellegrinaggi delle diocesi del Triveneto, per il Giugno Antoniano. L’immagine guida del tema 2024 è rappresentata nell’affresco di Pietro Annigoni (1982) custodito nella cappella delle Benedizioni della Basilica in cui è il Santo è raffigurato poco prima della morte avvenuta nel 1231, mentre affronta il tiranno Ezzelino da Romano, incarnazione del male. Sebbene indebolito nel fisico e stremato nelle forze, le cronache narrano che il frate si recò a perorare la liberazione del conte Rizzieri di Sanbonifacio e di altri nobili padovani catturati in battaglia durante un agguato, animato da umana solidarietà e con un’audacia quasi temeraria. Le sue parole però non sortirono effetto e venne cacciato dal despota, ma, se storicamente Antonio fu in quell’occasione un perdente, moralmente fu vincitore. Questo episodio diviene emblematico dell’attualità: “Antonio difensore dei più deboli” siano essi vittime del terrorismo o di guerre (112 conflitti nel mondo, secondo Italia in dati, alcuni attivi da molto tempo, come nel Medio Oriente tra Israele e Palestina, in Myanmar o in Kashmir; altri più recenti, come in Mozambico o tra Russia e Ucraina); donne maltrattate, violate o uccise dagli uomini che dicevano di amarle; persone disabili a cui dare opportunità e dignità, persone alla ricerca di giustizia e capaci di perdono, o che si “rialzano” dopo una caduta esistenziale.
“Il Giugno Antoniano di quest’anno 2024 – commenta il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina – propone appunto come immagine guida questo affresco di Annigoni in cui è raffigurato Sant’Antonio dinanzi al tiranno Ezzelino: Antonio uomo di pace che parla ai potenti in favore dei poveri, dei deboli, dei tanti indifesi. Nel programma degli eventi antoniani, molti saranno i momenti culturali che porteranno a riflettere su molteplici forme di violenza: contro le donne, la violenza nelle guerre, le vessazioni nei confronti di tante forme di povertà contro cui combattere proprio grazie all’impegno e all’esempio di Sant’Antonio”.
In attesa della solennità di giovedì 13 giugno, festa di Sant’Antonio da Padova, ripartono da venerdì 31 maggio anche i consueti pellegrinaggi delle diocesi del Veneto. Tra le novità, la presenza quest’anno di mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone per la prima volta in pellegrinaggio durante la Tredicina, lunedì 10 giugno. Un legame tra la Basilica e la diocesi Concordia-Pordenone sancita nel nome di San Odorico da Pordenone, frate minore francescano, predicatore in Cina nel 1318. Calcando l’esempio di frate Antonio, fra Odorico percorse 50mila chilometri in missione di predicazione; rientrato in patria stremato e prostrato dalla malattia, prima di tornare al cospetto di Papa Giovanni XXII si fermò a Padova proprio nel convento dedicato a Sant’Antonio. Morirà nel convento di San Francesco di Udine nel 1331.

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