A partire dal prossimo 1° luglio i prodotti cerealicoli importati dalla Russia e dalla Bielorussia saranno soggetti a dazi talmente alti da bloccare in pratica le importazioni di questi prodotti. Lo dice una nota del Consiglio dell’Ue che oggi ha adottato un regolamento che impone “tariffe proibitive” su cereali, semi oleosi e prodotti derivati con l’obiettivo dichiarato di fermare le importazioni di grano dalla Russia e dalla Bielorussia nell’Ue. Triplice il beneficio, spiegato da Vincent Van Peteghem, ministro belga delle finanze: “impedire la destabilizzazione del mercato dei cereali dell’Ue, fermare le esportazioni illegali russe di grano prodotto nei territori dell’Ucraina, impedire alla Russia di utilizzare i proventi delle esportazioni per finanziare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Queste misure saranno imposte sui prodotti originati e su quelli commercializzati dalla Federazione Russa o dalla Bielorussia nell’Ue, ma non quelli che transitano nell’Ue diretti verso Paesi terzi. Era stata la Commissione europea a sottoporre questa misura al Consiglio il 22 marzo scorso.