Speranza, libertà, pace, sono alcune delle parole chiave del messaggio che il card. Lucian Muresan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica romena, ha rivolto per la festa di Pasqua, celebrata quest’anno domenica, 5 maggio, dai greco-cattolici della Romania. “La fede nella risurrezione di Cristo ci dona speranza, però guardando alle nostre vite, ci pare a volte di camminare nel deserto”, afferma il porporato ricordando “il male che vediamo ogni giorno intorno a noi: conflitti, violenza, violazioni della dignità umana e della libertà”. “E nonostante ciò – aggiunge –, la festa della risurrezione del Signore ci rafforza la fede e ci anima con una speranza che nessuno e niente può distruggere. Uniti a Cristo risorto, diventiamo apostoli dell’amore e della pace in un mondo sconvolto dalla violenza”. Il cardinale spiega poi che “la morte e risurrezione del Signore per la nostra salvezza svela quanto siamo importanti per Dio, quanto è grande il valore della vita e della dignità di ogni persona”. Ed incoraggia tutti ad “usare in modo etico le energie e le capacità, la creatività della ragione e il progresso tecnico, incluso l’intelligenza artificiale, per umanizzare e cambiare in bene la società e il mondo nel quale viviamo, la nostra casa comune”. Il card. Muresan evoca anche l’esempio coraggioso dei vescovi greco-cattolici romeni martiri, beatificati due anni fa da Papa Francesco a Blaj, e incoraggia i fedeli ad essere, come loro, “testimoni della libertà e della misericordia”.