Cinema: David Di Donatello, miglior film è “Io Capitano” di Garrone. Trionfo anche per Cortellesi, Bellocchio e Riondino

(Foto ANSA/SIR)

“Io Capitano” di Matteo Garrone è il miglior film dell’anno nell’edizione 69 dei Premi David di Donatello, i riconoscimenti dall’Accademia del Cinema Italiano. Nella cerimonia che si è svolta negli Studi di Cinecittà e trasmessa dalla Rai, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, il film di Garrone è stato incoronato forte di una stagione straordinaria, partita dall’80a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia – Leone d’argento – e proseguita sino alla cinquina degli Oscar96. “Io Capitano”, prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathé e Tarantula, ha conquistato 7 David: miglior film, regia, produzione, fotografia di Paolo Carnera, montaggio di Marco Spoletini, suono ed effetti visivi. “Questo film – ha detto Garrone – nasce dall’idea di ascoltare quelle storie di chi di solito non viene ascoltato e soprattutto di raccontare quella parte di viaggio che spesso non viene visto. Un’odissea contemporanea. Ringrazio in particolare i due attori Seydou Sarr e Moustapha Fall”.
Altro trionfatore della serata è stato il film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Forte di un record di candidature, 19, l’opera ha conquistato 6 premi di peso: miglior regista esordiente e attrice protagonista Paola Cortellesi, attrice non protagonista Emanuela Fanelli, sceneggiatura originale firmata da Furio Andreotti, Giulia Calenda e dalla stessa Cortellesi, come pure David Giovani e David dello spettatore. “Quando si costruisce una storia per il grande schermo – ha affermato la Cortellesi – si sognano sale piene ed emozioni condivise. Senza gli spettatori nulla di questo è possibile. Non mi piace chi considera gli spettatori una massa indistinta di estranei. Gli spettatori siamo noi. Tutti. Grazie, dunque, ai 5 milioni di persone cha hanno compiuto il gesto eroico di uscire di casa, di cercare parcheggio, di pagare il biglietto, di scegliere questo film e fidarsi di ciò che volevo proporre loro. Ringrazio poi chi ha voluto parlare con me a fine proiezione, in particolare una signora di Genova che ha detto: ‘Sono stata una Delia, ma ora non solo sono più’”. “Rapito” di Marco Bellocchio è stato un altro protagonista dei David di Donatello. Al film sono andati 5 premi: migliore sceneggiatura non originale firmata dallo stesso Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, scenografia di Andrea Castorina e Valeria Vecellio, costumi di Sergio Ballo e Daria Calvelli, trucco di Enrico Iacoponi e acconciatura di Alberta Giuliani. Grande successo poi per l’esordio alla regia di Michele Riondino con “Palazzina LAF”, coraggioso film denuncia sul primo caso di mobbing in Italia. Tre premi: miglior attore protagonista Riondino, attore non protagonista Elio Germano e canzone originale “La mia terra” di Diodato. La miglior colonna sonora è dei Subsonica per il film “Adagio”. Infine, miglior film internazionale “Anatomia di una caduta” (Francia) di Justine Triet, documentario “Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone e cortometraggio “The Meatseller” di Margherita Giusti. Tra i momenti più emozionanti della cerimonia il David speciale allo storico giornalista del Tg1 Rai Vincenzo Mollica, il primo cronista a essere premiato, come pure i premi alla carriera a Milena Vukotic e al musicista-compositore Giorgio Moroder.

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