“Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, salutando al termine dell’udienza i fedeli di lingua italiana. “L’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine che hanno sofferto bruciature, hanno peso le gambe nella guerra”, ha raccontato. “La guerra sempre è una crudeltà”, ha ribadito Francesco: “Questi bambini e bambine devono cominciare a camminare, a muoversi con braccia artificiali. Hanno perso il sorriso. È molto brutto molto, è molto triste quando un bambino perde il sorriso”. “Preghiamo per i bambini dell’Ucraina, e non dimentichiamo la Palestina, Israele, che soffrono tanto”, l’appello del Papa: “Che finisca la guerra! E non dimentichiamo il Myanmar, che è in guerra, e tanti Paesi che sono in guerra. I bambini nella guerra soffrono: preghiamo il Signore perché sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace”.