Papa Francesco: udienza, “la schiavitù della corruzione ci riguarda drammaticamente”, no allo “scempio del creato”

(Foto Vatican Media/SIR)

L’apostolo Paolo introduce un elemento nuovo in questo rapporto tra lo Spirito Santo e il creato. Parla di un universo che “geme e soffre come nelle doglie del parto” (cfr Rm 8,22). Soffre a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla “schiavitù della corruzione” La “schiavitù della corruzione” è “una realtà che ci riguarda da vicino e ci riguarda drammaticamente”. Lo ha detto il Papa, commentando, durante la catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro, la lettera ai Romani, dove san Paolo parla di un universo che “geme e soffre come nelle doglie del parto”, a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla “schiavitù della corruzione”. “L’apostolo vede la causa della sofferenza del creato nella corruzione e nel peccato dell’umanità che lo ha trascinato nella sua alienazione da Dio”, ha commentato Francesco, secondo il quale “questo resta vero oggi come allora”. “Vediamo lo scempio che del creato ha fatto e continua a fare l’umanità, soprattutto quella parte di essa che ha maggiori capacità di sfruttamento delle sue risorse”, la denuncia del Papa.

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