Papa Francesco: udienza, “anteporre la gioia del contemplare a quella del possedere”

(Foto Calvarese/SIR)

“Anteporre la gioia del contemplare a quella del possedere”. È l’invito del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, la prima del ciclo di catechesi dedicata allo Spirito e la Chiesa. ”E nessuno ha gioito delle creature più di Francesco d’Assisi, che non ne ha voluto possedere nessuna”, l’elogio di Francesco, secondo il quale il santo da cui da Pontefice ha preso il nome “ci indica una via di uscita, bella, per tornare all’armonia dello Spirito: la via della contemplazione e della lode”, con il suo Cantico delle creature. “I cieli narrano la gloria di Dio, canta un salmo, ma hanno bisogno dell’uomo e della donna per dare voce a questo loro grido muto”, ha spiegato il Papa: “E nel Santo della Messa noi ripetiamo ogni volta: ‘I cieli e la terra sono pieni della tua gloria’. Ne sono, per così dire, ‘gravidi’, ma hanno bisogno delle mani di una buona levatrice per dare alla luce questa loro lode”.

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