Moldova: Aibi, al via il nuovo progetto “Pace” a favore di famiglie e bambini fuggiti dall’Ucraina, con il sostegno dell’Aics di Kiev

Da quando, il 24 febbraio 2022, è iniziato il drammatico conflitto in Ucraina, uno dei primi Paesi non direttamente coinvolto nelle ostilità a subire le più immediate conseguenze della guerra è senza dubbio stata la Repubblica di Moldova, piccola nazione di meno di 3 milioni di abitanti che condivide con l’Ucraina un confine di 939 chilometri e che ha visto riversarsi nel proprio territorio, fin dai giorni immediatamente successivi l’invasione, un enorme flusso di sfollati. L’accoglienza, la prontezza e la generosità della Moldova si sono rivelati straordinari, portandola in breve a essere il Paese europeo con il più alto numero di rifugiati in rapporto alla popolazione locale.
Per tutti questi motivi e potendo contare su una presenza consolidata nel Paese da più di 20 anni, Aibi-Amici dei Bambini Ets, nell’ambito dell’iniziativa “Bambini x la pace”, ha da subito attivato una serie di iniziative in Moldova, in collaborazione con la sua filiale locale, volte sia alla prima accoglienza dei rifugiati, sia all’organizzazione di attività per le famiglie e per i minori.
Oggi, quell’impegno si rinnova e si rafforza attraverso il nuovo progetto implementato nel Paese con il finanziamento dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di Kiev: “Pace – Protezione, accoglienza, cultura, educazione per l’integrazione delle famiglie profughe dell’Ucraina accolte nelle comunità moldave”.
L’obiettivo del progetto, della durata di 15 mesi e che vede il coinvolgimento dei partner locali Associazione Demos e Ao Centrul de Cooperare Sud – CCSud, è quello di promuovere l’inclusione delle famiglie rifugiate presso la Repubblica di Moldova tramite un intervento multisettore che integra attività educative per minorenni ucraini e moldavi con azioni di supporto all’accesso ai servizi per i caregiver rifugiati.
Le azioni si svolgeranno, in particolare, in 5 distretti del Paese con una maggiore popolazione di famiglie con minorenni migrate temporaneamente dall’Ucraina: Edinet e Donduseni, nel nord, Stefan Voda, Anenii Noi e Causeni, nel sud.
“I primi beneficiari del nuovo progetto di Amici dei Bambini – spiega una nota – sono i minorenni ucraini e i loro caregiver sfollati in Moldova a causa della guerra. Ma nello stesso tempo, delle azioni effettuate sul territorio beneficeranno anche le comunità ospitanti dei villaggi coinvolti prima di tutto nelle attività delle ludoteche e del Ludobus (la ludoteca itinerante implementata nei precedenti progetti di Aibi), così come le famiglie bisognose e in difficoltà economica, che avranno accesso ai voucher di acquisto messi a disposizione dal progetto, nonché i dirigenti scolastici e i docenti coinvolti nell’azione formativa rivolta alle scuole con l’obiettivo di renderle luoghi maggiormente inclusivi e accoglienti per i minorenni ucraini rifugiati”.
Per quanto riguarda le attività che avranno luogo nei 15 mesi di progetto, queste vertono soprattutto verso “i settori di educazione, salute, protezione e prima emergenza, distribuzione e trasporti”, con una serie di interventi intrecciati che si muovono secondo tre direttive: “La prima è quella del rafforzamento della rete di ludoteche create durante gli interventi compiuti da Aibi negli ultimi 2 anni. La seconda punta a migliorare la capacità di accoglienza delle scuole, mentre la terza si prefigge di migliorare l’accesso al sistema di Protezione temporanea”.
In totale, “si prevede di coinvolgere in attività ludiche, psico-sociali ed educative ben 1650 minorenni che abitano nelle zone coinvolte dal progetto e migliorare il benessere psicosociale dei componenti di 650 famiglie di rifugiati ucraini, sostenendo il loro processo di integrazione all’interno delle comunità ospitanti”.

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