Chiese siciliane: Acireale, ieri la XXXII giornata sacerdotale mariana

(Foto diocesi di Acireale)

Ieri si è tenuta nella diocesi di Acireale la XXXII giornata sacerdotale mariana, organizzata dalla Conferenza episcopale siciliana (Cesi) presso il santuario di Santa Maria di Valverde. L’evento ha visto la partecipazione dei vescovi della Sicilia e di oltre 300 presbiteri dell’Isola.
Durante la giornata si è discusso della sinodalità e dei cambiamenti culturali in corso, incoraggiando i presenti a discernere e ad affrontare con consapevolezza le nuove sfide.
“La manifestazione è un’importante occasione di fraternità e dialogo per tutti i partecipanti”, ha esordito mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato della Cesi per il clero, che ha aperto i lavori.
La meditazione, primo momento vissuto dai presbiteri, intitolata “Maria, la madre del discernimento presente nel cenacolo a Gerusalemme”, è stata tenuta da mons. Erio Castellucci, vicepresidente della Cei per l’Italia settentrionale e arcivescovo metropolita di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, nonché presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale dal 2022.
Così si è espresso mons. Castellucci: “Maria ci mostra l’importanza di un cuore aperto e disponibile all’azione dello Spirito Santo. La sua vita è un costante ‘fiat’, un continuo abbandono fiducioso al piano di Dio”.
La santa messa, presieduta da mons. Antonino Raspanti, presidente della Cesi e vescovo della diocesi di Acireale, e concelebrata dal card. Paolo Romeo, da mons. Castellucci e dai vescovi della Sicilia, ha avuto luogo nella piazza antistante al santuario. “Affidare il cammino della Sicilia a Maria significa riconoscere la forza del suo esempio nella nostra vita. In tempi di cambiamento e incertezza la figura di Maria ci ricorda l’importanza del discernimento e della preghiera, esortandoci a rimanere uniti come comunità di credenti. Seguendo i suoi passi, impariamo a coltivare la speranza e a trovare conforto nella sua materna protezione, sapendo che lei ci guida verso una più profonda comunione con Dio e tra noi”, ha detto mons. Raspanti nell’omelia.
Il pranzo, infine, allestito dagli alunni dell’Istituto Alberghiero Karol Wojtyla di Catania, ha concluso la giornata.

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