Abusi sui minori: don Di Noto (Meter), “la sfida alla pedopornografia non è un gioco”

“Se è vero che 302 milioni di minori sono stati abusati sessualmente on line credo che abbiamo fallito. È un dato spaventoso”. A dirlo è don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, durante il convegno a Roma dedicato agli abusi, che ha citato la ricerca “Childlight”, appena pubblicata dall’Università di Edimburgo. “Alla luce di questi studi non smentiti – prosegue – va detto che i sistemi messi in atto non stanno agendo nel migliore dei modi perché non riusciamo a dare una risposta”. Don Di Noto sottolinea come “le società di informatica potrebbero fornire alle forze di polizia l’individuazione dei soggetti che divulgano i contenuti pedopornografici, così come potrebbero individuare i bambini vittime”. La sfida alla pedopornografia “non è un gioco”, evidenzia il sacerdote. “La gravità del dramma – spiega – rappresenta una gamma dei più efferati delitti ai danni dei bambini. Il pedofilo è una persona ben analizzata, è una persona che, nella lucida malattia, vive una forma di godimento perverso, cercando solo bambini sotto i 13 anni”. Il cyber pedofilo, inoltre, va dove sono i bambini, come i social network: “Un minore lasciato solo sui social – afferma don Di Noto – è il più adescato. È per questo che dico che abbiamo tanti bambini orfani con genitori vivi”.

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